Castello Caracciolo di Brienza
Castello Caracciolo di Brienza: Un’Epica Storia di Passato e Passione
Benvenuti nel Castello Caracciolo di Brienza, un gioiello angioino che sorge maestoso su un colle ripido, guardando fieramente la pittoresca cittadina di Brienza in Basilicata. Questa antica fortezza, con le sue torri e mura imponenti, incarna l’eredità medievale di una terra ricca di avventure e splendore.
Dominando la vista dal settentrione, il castello si erge come un guardiano fiero, circondato da due fiumi, il Torrente Pergola e il Fiumicello. Le sue origini risalgono al periodo medievale, ma nel corso della storia è stato plasmato e ampliato in varie occasioni, catturando il fascino delle epoche passate.
L’aspetto attuale del castello è il risultato di un imponente restauro intrapreso dopo il terremoto del 1980. Proprietà del Comune di Brienza, il castello è al centro di un ambizioso progetto di recupero urbanistico che coinvolge l’intero borgo medievale sottostante. Questo luogo, insieme al castello, ha visto le vicende del Principato di Citra fino al 1811, quando sono entrati a far parte della regione attuale, la Basilicata.
La mole maestosa del Castello Caracciolo copre una superficie sorprendente di oltre tremila metri quadri per piano. La sua forma si adatta armoniosamente alla topografia del colle, chiuso dai due fiumi, regalando al castello l’aspetto di una nave maestosa. L’accesso al castello avveniva attraverso una scalinata aperta, che partiva dal Palazzo dell’Amministrazione sottostante e saliva fino alla base della torre quadrata. Gli appartamenti dei marchesi si trovavano al terzo piano, mentre i piani inferiori erano destinati alla servitù, ai magazzini e all’armeria. Questi magazzini custodivano derrate alimentari e vantavano una spaziosa cantina dotata di grandi botti. Uno sguardo al passato rivela che i mobili erano realizzati in legno di noce, raffinati e ben lavorati. Il castello ospitava anche un forno, una lavanderia, una cisterna e una cappella privata, oltre a spazi dedicati ai guardaroba. La torre circolare, nel corso dei secoli, fu destinata a carcere, chiusa da un cancello e sorvegliata da guardie armate. Con il passare del tempo, Litterio Caracciolo ampliò e arricchì il castello con numerose opere d’arte, trasformandolo in un luogo di straordinaria bellezza.
Le radici storiche del Castello Caracciolo risalgono a lontano tempo, con un documento che risale al 1237, in cui Federico II assegnava la fortezza a Gentile da Petruno. Tuttavia, il castello trae le sue radici ancor più indietro, quando le popolazioni longobarde fondarono il primo insediamento sul colle nel VII secolo, nel rione chiamato “Torricella”. Nel corso degli anni, il castello passò dalle mani degli angioini alla famiglia dei De Porcellis, per poi finire nelle mani dei Caracciolo, una famiglia nobile originaria di Napoli. Nel corso degli anni, i Caracciolo hanno ampliato e migliorato il castello, rendendolo la loro dimora stabile.
Una delle storie leggendarie che circondano il castello è quella di Bianca da Brienza, una principessa che viveva tra lusso e solitudine. La storia d’amore tra Bianca e Alessio, un giovane normanno, è un racconto di passione e avventura che ha catturato l’immaginazione dei visitatori per generazioni. Il castello, un tempo teatro di eventi intricati e duelli appassionati, ha ispirato anche opere teatrali che ne celebrano l’eredità epica.
Oggi, il Castello Caracciolo di Brienza è molto più di un’antica fortezza: è un legame tangibile con la storia, la passione e le avventure di un tempo passato. Mentre esplorate le sue stanze, immaginate gli echi delle storie di principesse, cavalieri e amori proibiti che hanno animato questo luogo. Il castello è una finestra aperta su un mondo di incanto e meraviglia, una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nella storia affascinante della Basilicata.